30/09/2022 CUCCARO VETERE

Amava farsi chiamare La Negra, perché era sempre dalla parte degli ultimi e con rara coerenza per un’artista ha usato la sua arte sempre come strumento di lotta a favore del popolo. Il suo destino era racchiuso nella sua voce ed è questa la chiave che l’autore e regista Pino Ammendola ha usato per raccontare l’indimenticabile Mercedes Sosa in un suggestivo spettacolo di teatro-musica. La parabola umana di una donna nata poverissima eppure dotata della ricchezza più grande: l’amore per la vita e il desiderio di battersi contro l’ingiustizia. Un percorso umano non certo facile, ma soprattutto il canto vissuto come strumento di comunicazione e di battaglia politica. Il racconto, condotto in prima persona da Maria Letizia Gorga, come negli altri testi dell’autore, si lega in una partitura ininterrotta alle canzoni, eseguite ed arrangiate da Stefano De Meo al pianoforte e da Pino Iodice alla chitarra, inseguendo questa duplice e mai disgiunta realtà di donna e di artista.

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